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Paralisi
notturne
Immaginiamo
che si trovi un meccanismo per cui, chiunque in piena coscienza,
possa staccarsi dal corpo passare tra muri, volare dove vuole,
incontrare i trapassati, creare mondi immaginari ecc. Provare a se
stessi che abitiamo un corpo fisico ma che, prima di tutto, siamo
spirito: quando il corpo muore si torna allo spirito
(probabilmente non si muore). Cosa ne dite? Tutto ciò sarebbe
fantastico e da quanto ho sentito esistono alcune tecniche o
meglio accorgimenti che possono aiutare, e solo chi è spinto alla
ricerca, prova. Siamo in pochi e siamo catalogati come: invasati,
ricercatori, curiosi, seguaci, affascinati chiamati anche
creduloni.Il problema della nostra credibilità è questo: siamo
isolati da quello che viene chiamato pensiero dicotomizzato , la
più grave malattia della mente. Noi curiosi o ricercatori siamo
considerati matti o per lo meno, con benevolenza, quando
accenniamo a "qualcosa", le nostre parole entrano da un
lato ed escono dall’altro; la coscienza collettiva ha un potere
di ostruzione dicotomico incredibile. Non si capisce bene se è
l’ignoranza, in buona fede, o qualcuno che controlla, il fatto
è che il risveglio dell’umanità è troppo lento rispetto alla
velocità di distruzione del pianeta. L’unica cosa è
svegliarci, se no come dei tossici, distruggeremo ciò che ci
serve per vivere con la scusa di "rimandare" grazie ad
un benessere momentaneo. Stato di paralisi (tra la veglia ed il
sonno): si è provato essere una porta per l’uscita dal corpo.
Ad una buona percentuale di persone capita di viverla naturalmente
e spesso i soggetti ai quali avviene, ricorrono a medici-
psicofarmaci, preti, esorcisti, stregoni ma nessuno sa dare
risposte esaurienti, anzi chi ne sa qualcosa cerca di depistare..
Salve
mi chiamo Francesco , ad un certo punto del mio cammino mi sono
trovato, verrebbe da dire, in una "selva oscura" ma solo
per poco, poi tutto è diventato sempre più chiaro, sto parlando
di esperienze al quanto strane, sono iniziate 6 anni fa: una
mattina, sono nel letto di casa mia, mi sveglio, ma non riesco a
muovermi, una sensazione strana e per riuscire a fare ciò ho
dovuto quasi gridare, uno stato di angoscia…….ero come
paralizzato (per paralisi non voglio dire aver perso la sensibilità
del mio corpo ma solo il comando, o meglio, come se qualcosa mi
bloccasse il tutto sentendone ogni singola parte). Cominciarono
una serie di esperienze di questo tipo, ma non tutte uguali, ed il
fatto prese senso in seguito come "evoluzione"; durante
quegli istanti avevo delle strane sensazioni…………a volte mi
sembrava che ci fosse qualcuno a letto che si rivoltava come fa
uno nel sonno, altre che qualcuno mi toccasse, musiche zigane ,
sprofondare nel letto, ecc.. Queste cose, li per li, non erano così
piacevoli, ve lo giuro, ma ora non mi fanno più paura, anzi non
vedo l'ora che mi succeda di nuovo, e se c’è qualcuno che vuole
comunicare, uscendo dal corpo lo si vede. Non sapendo che
cos’era mi consultai con un amico che pratica, come me,
Meditazione Trascendentale da più di 25 anni, gli dissi:
"Enrico mi sembra di sentire l’aldilà ma ho paura a
rimanere in quello stato " e lui: " cavolo, se mi
capitasse a me rischierei la vita, ma ci resterei per vedere
quello che succede"; me l’avrà ripetuto 10 volte in dieci
versioni differenti. Probabilmente era riuscito a convincermi: una
mattina mi fermai per più tempo nella paralisi, mi sono trovato
in piedi affianco al letto e pensavo "ma come ero a letto che
cavolo ci faccio qui, non mi sono alzato" e un istante dopo
ero ancora a letto, ma mi ero mosso lentamente e mi sono lasciato
ricadere nella paralisi e di nuovo li, cominciai a camminare fino
quasi in cucina, passando attraverso il computer che stava in
mezzo alla stanza. Mi sono svegliato di colpo, ero ancora a letto,
eccitatissimo vibravo di gioia o per lo meno così pensavo: non ho
più dormito sono sceso dal letto, sembrava mi avessero dato la
380…. una giornata con cosi tanta energia non la ricordavo. Se
vogliamo considerarla una tecnica, per quelli che già hanno una
dote naturale ci si deve muovere così: allenarsi a riprendere
padronanza del corpo e ritornare in paralisi si deve fare
lentamente altrimenti non si riesce, se ci si riprende di colpo
non si prende confidenza con il mezzo, da subito farà un po’
paura ma lentamente ci riuscirete. Si deve arrivare al punto che
si supera la paura della paralisi….a me ci è voluto un anno e
mezzo ma, forse, a qualcuno non serve nemmeno la paralisi e a
qualcun altro serve più tempo ma il momento viene spontaneo. Io
ormai l’ho scordata ma un fatto di pochi giorni fa mi ha fatto
ricordare le sensazioni dei primi tempi ed il perché causano un
blocco. Sono stato a trovare mia sorella in Germania e sapendo che
suo marito, militare nato, è appassionato di letture mistico
antropologiche, e che facendo turni di lavoro durissimi va a letto
stanchissimo (ho rilevato che la stanchezza fisica facilita questo
tipo di esperienza) gli ho chiesto se provava questo stato di
paralisi. Nella traduzione mia sorella non è stata corretta, lui
a risposto, che si stava allenando a vivere il sogno come insegna
anche Castaneda nei suoi libri, la cosa è sullo stesso piano di
ricerca ma?…… Io allora ho cercato di farmi capire meglio, e
lui "si una volta mi è successo una cosa strana, ma no,
quella è stata una cosa paurosamente angosciosa, no, no, mi
sembrava di morire non voglio mai più provare una sensazione del
genere e secondo me neanche tu Roby , ti ricordi, ti ho dato un
calcio una notte ma non ho fatto apposta…. mi sembrava che
qualcuno o qualcosa mi tenesse fermo, era come se dovessi
liberarmi da qualcosa… no no aiuto che brutta esperienza mi
sembrava di soffocare, ero come paralizzato, non riuscivo neanche
ad aprire gli occhi ma ero sveglio, non può essere quello" E
quando gli dissi che la sua spiegazione era stata fantasticamente
precisa non ci volle credere.
Quindi
mi ha fatto tornare in mente che non è facile accettare di
giocare con questa sensazione per allenarsi ma si deve insistere.
Se, e quando si ha questo effetto non bisogna volersi svegliare di
fretta ma si deve cercare di uscirne dolcemente e poi, quasi
fuori, lasciarsi ricadere nello stato il più volte possibile ed
anche se alle prime non ci si riesce, poi diventa facile la
padronanza. Spesso si avverte qualcosa di strano in quello stato
ma non si deve aver paura, sono energie che ti vogliono aiutare.
Fino a che, come è successo anche a me, avviene qualcosa per cui
ti fidi e resti nello stato di paralisi quel tanto in più che ti
permette di uscire dal corpo e ad un certo punto ci si trova
affianco al letto, oppure sembra che le braccia, poi il busto e
poi tutto il corpo sia sorretto da un cuscino invisibile di
energia….. si vola. Si vibra incredibilmente sia prima di uscire
dal corpo sia dopo il rientro. Adesso quando succede é
chiarissimo: paralisi- vibrazione- uscita. Una percentuale dei
sogni, in realtà sono proiezioni astrali dirette, con la presa di
coscienza di questo "sogno" il lento risveglio può
portare alla cosi detta paralisi poi vibrazione-uscita -volo. In
seguito la confidenza e l’eccitazione non faranno più badare
alla paralisi- vibrazione- uscita Una volta fuori dal corpo si
passa alla fase di realizzazione nella proiezione astrale dove si
avranno, incontri, risposte, ecc. il resto lo potrete trovare in
altri racconti ma, a mio avviso, basandosi solo su quelli, molti
soggetti resterebbero nello scetticismo pensando che, tutto
sommato, potrebbero essere sogni. Queste esperienze invece sono la
prova reale, se pur personale, dell’esistenza dello spirito o
anima. Penso inoltre che di questa cosa , se ne dovrebbe tenere
conto anche per le morti durante il sonno, nelle quali il referto
medico dice "arresto cardiaco". A questo punto qualcuno
dirà , "si rischia di morire!": il fatto di averlo
vissuto una volta vuol dire che avete già imparato a svegliarvi
da soli e per chi non l’avesse mai provato, il comunicarglielo
gli darebbe la coscienza necessaria a farlo. Viaggiando con la
fantasia potremmo addirittura fare qualche ipotesi sul quale sia
il momento che lo spirito abita il nascituro, all’interno della
madre o al suo risveglio? Come estremi risultati tecnici dopo
l’uscita dal corpo, proiezione cosciente in viaggi astrali si può
arrivare alla bi- locazione, secondo qualcuno addirittura a una
specie di tele- trasporto. Per mia esperienza lo stato di paralisi
succede, provocarlo forse si può, ma più avanti nel cammino. Ho
rilevato degli stati in cui è più facile che accada: la
stanchezza fisica, l’equilibrio psichico, dopo lunghissime
meditazioni nel momento del rilassamento, mentre l’assunzione di
alcune sostanze lo renderebbe meno naturale . Un maestro shaolin,
dopo che gli avevo raccontato la mia esperienza, mi ha detto che
se queste cose sono spontanee non c’è nessun problema. Loro
conoscono tecniche che provocano l’uscita dal corpo ma sono
segreti conosciuti da pochi, e da quello che mi ha lasciato capire
le usano solo gli anziani per dare esempi o, come anestesia, per
curare il corpo fintanto che lo spirito è fuori. Altri sciamani
in giro x il mondo la provocano ma quasi tutti fanno uso di
sostanze psicotrope.. Predisposizioni indotte: Pratiche che io
chiamo di "ginnastica mentale" come meditazioni varie,
fisiche o mentali, e la ricerca intellettiva del perché di ogni
cosa ci portano su un piano vibrazionale che ci avvicina alla
consapevolezza di cui l’uscita dal corpo ne è uno stadio.
Abbiamo trovato un sintomo molto forte che una buona parte di
persone scettiche e cristallizzate provano e considerano una
malattia o qualcosa che nessuno conosce, ed invece è una porta
cosciente per l’aldilà. Se si riuscisse a divulgare la notizia
sarebbe come un contagio positivo, come un virus mentale
partirebbe con lentezza ma crescendo a velocità esponenziale
contagerebbe il pianeta e nessuno potrà fermarlo.
Parlatene
e chiedete chi prova questa sensazione e se volete approfondimenti
chiamatemi o scrivetemi. Sono a vostra disposizione
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