-
Gli strumenti occulti occulti dell'uomo: i chakras -
Possiamo,
adesso, riprendere il punto, dagli inizi del presente capitolo. La
Monade, dicemmo, da altezze vertiginose, si frantumò in sette tipi
di monadi. E l'uomo si trovò immerso nei tre più bassi gradi di
materia, dal punto di vista del Logos Solare: poiché, lo
ripetiamo, il piano eterico-denso, quello astrale, quello mentale,
sono, rispetto al Logos Solare, ciò che, per l'uomo, rappresentano,
nell'ordine, lo stato solido, il liquido, il gassoso della
materia che forma il suo corpo tangibile e l'ambiente circostante.
Mentre, i quattro gradi superiori al piano mentale, cioè il
piano Buddico, o dell'intuizione, il piano Atmico, o della volontà
monadica, il piano Monadico, lì ove risiede la schiera delle Monadi
umane, il piano Adi, o Logoico, sono, per il Logos Solare, i
suoi quattro Eteri Cosmici, e rappresentano il quarto, il
terzo, il secondo e il primo grado del corpo eterico dell'uomo
e dell'ambiente che lo circonda. Difatti, il vero segreto della
magia bianca è quello di unificare, con dei processi di vita pura e
di grande, indiscutibile volontà, i quattro eteri inferiori, con i
Superiori. La fusione totale avviene alla quarta iniziazione, ed
ogni iniziazione fonde un etere inferiore con l'Etere Cosmico che
gli corrisponde numericamente. L'attuazione del fenomeno è in mano
agli Adepti; il discepolo deve ben rendersi conto che gli Adepti non
sono delle care persone, sorridenti, placide, quasi dei babbi
natale, con le mani cariche di carezze e fragili cosine. Il
discepolo deve rendersi conto che gli Adepti hanno l'enorme
responsabilità, tra le altre cose, di bruciare letteralmente i suoi
organismi inferiori, per mettere in atto tale sublime trasformazione
della natura umana. E pochi possono immaginare cosa significhi e
cosa comporti venire inseriti nei quattro Eteri Cosmici. Un
chirurgo, negli ospedali, può anche sbagliare; correrà, magari, il
rischio di venire querelato, di venire radiato dall'albo
professionale. Un Maestro non può e non deve sbagliare. Se molti
discepoli si rendessero conto di cosa, alla fin fine, chiedono ad un
onesto Maestro smetterebbero, certamente, tutte le loro inutili
lagnanze emotive, cesserebbero di infastidire, di continuo, con le
loro forme-pensiero, queste Grandi, Divine Individualità, e
penserebbero di più ad accentuare lo sforzo personale, lungo la
strada della giusta psicosintesi individuale.
La
telepatia, lo ripetiamo, è il mezzo più efficace a prendere il
toro per le corna ed abbatterlo. Però, quella telepatia che tenga
conto dell'attuale problematica esoterica (e noi l'abbiamo or ora
delineata); delle leggi che, da sempre le medesime, hanno applicato
i discepoli, e che continuano ad applicare gli stessi Maestri.
-
GLI STRUMENTI OCCULTI DELL'UOMO -
Quando
il mare è in tempesta ed alte onde si abbattono sulla scogliera, a
pochi metri di profondità vi sono una pace ed un silenzio
integrali. Sino ad ora abbiamo navigato alla superficie di tale
mare. Abbiamo parlato del fenomeno-energia. Abbiamo visto che tutto
è energia; nulla è statico. Abbiamo appena accennato alle
fondamentali forze che la scienza è riuscita a scoprire, a
localizzare e a trattare. Abbiamo dato una sfumata descrizione di
altre energie occulte, che regnano sovrane, nei tre mondi in cui
l'uomo svolge la sua attività. Ma, vi è uno strato di forze,
ancora più nel profondo, che è necessario noi si analizzi, per
poter proseguire. Il piano delle forze eteriche (che il
lettore si rifaccia alla lezione ove trattiamo del piano
eterico-denso, in connessione a quello Cosmico). Il piano
eterico ci sovrasta. Ogni particella del mondo visibile è sostenuta
da una particella invisibile che, a differenza della prima, possiede
una natura lineare e dinamica, che l'altra non ha, essendone una sua
semplice increspatura. Ogni oggetto fisico è ordinato e disposto in
geometrie di atomi e molecole, da sette linee di luminosa
calibratura interiore. Attraverso codeste sette linee si può
accedere ai Sette Raggi. Il piano eterico è, da una parte, ciò che
unifica lo spirito alla materia; dall'altra parte, per delle ragioni
occulte che risultano evidenti a iniziati di un certo grado, è ciò
che preesiste allo stesso spirito. Ora, come dicemmo nelle
primissime lezioni di Cosmogenesi, se afferriamo una manciata di
spazio puro, al di là di qualsiasi universo noto ed ignoto, lì,
ove nessuna forma di vita appare, nè fisica, nè metafisica, ad un
più attento esame di sguardo interiore, vedremo, alla fin fine,
tralucere il potere del numero magico sette. Sette tipi di energia
ardente ci dimostreranno che esse, da sempre, ora, e per sempre,
tengono strettamente allacciata, in un tutt' unico tessuto, quella
manciata di nulla: i Sette Raggi. Non possiamo liberarci da essi...
E, mentre l'uomo percorre il Sentiero delle incarnazioni,
apparentemente succube dei loro influssi celesti, giunge a
detestarne e a maledirne l'esistenza; poi, benedirà. Ma sarà
troppo tardi. Il trattato dei Sette Raggi, di Alice Bailey, fa, ai
nostri tempi, testo. Non ci dilungheremo, ancora, in spiegazioni
sottili e panoramiche sulla loro importanza. Diremo solo che non
esiste angolo dell'universo, il quale non sia impiantato, in un
simile ritmico aggancio espressivo. Quindi, anche la telepatia ha a
che fare con essi.
Le
linfe vitali che dell'uomo fanno quello che egli è scaturiscono dai
suoi sette punti eterici maggiori, o chakras. Man mano che lo
studioso si addentra nell'investigazione e nello studio dei chakras,
egli rimane attonito nello scoprire quanta parte abbiano nella vita
universale, e quindi, nella sua personale. Alla fine capirà che i
Sette Raggi sono "tutto in tutto".
Si
è fatto un gran parlare di kundalini, o, del fuoco occulto,
celato nel chakra alla base della spina dorsale. Da parte di
sedicenti istruttori disonesti sono stati dati metodi e spiegazioni
per risvegliarlo, con la promessa che, ascendendo esso lungo la
spina dorsale, avrebbe provocato fenomeni di natura del tutto
miracolistica. E molti disgraziati di poco senno si sono prestati a
tali pratiche, risvegliando solo uno dei tre fuochi latenti nel
chakra alla base della spina dorsale (fuoco solare, fuoco
elettrico, fuoco per frizione; Ida, Pingala e Sushumna): quello
per frizione. Tale specie di onanismo ha prodotto una
particolare eccitazione del sistema cerebro-spinale e, di lì a
poco, ha stroncato tutte le mire di costoro, portandoli alla monomanìa,
alle fissazioni cerebrali, alle mitomanìe, e inserendoli
profondamente nei tre tipi di illusioni che noi abbiamo appena
descritto. Come abbiamo detto, l'uomo, se pure incosciente del
fatto, è, per forza di cose, unito, di costante, alla Gerarchia
Bianca. Gli indiani, giustamente, asseriscono che, lungo la nostra
spina dorsale, esistono tre tipi di forza occulta, in costante
movimento e in continua interrelazione tra di esse. Queste forze,
dal capo, o, dal chakra brahmarandra, fluiscono alla base della
spina dorsale, e ritornano al capo, senza smettere un attimo tale
pendolìo. È lavorando su queste tre forze che gli indiani
determinano singolari fenomeni di sdoppiamento, anestesia locale,
preveggenza, ecc.. L'esoterismo accetta il fatto, ma solo per quanto
riguarda l'esistenza di queste tre forze. Esse sono il riflesso,
nell'uomo, dei tre Logoi Sacri; del Padre, del Figliolo, dello
Spirito Santo; essi sono l'emanazione costante dei tre Grandi
Signori del Primo, del Secondo, del Terzo Raggio: il Manu, il
Cristo, il Maha Chohan, in ogni individuo e in ogni cosa. Poiché
ogni evoluzione singola è strettamente allacciata all'evoluzione
planetaria e poiché le iniziazioni fan capo, in modo diretto, ad
Essi, e poiché l'iniziazione non è da confondersi con dei
ridicoli sbuffi di malcomprese respirazioni indù, con degli sforzi
gratuiti e tristi sugli organi sconosciuti del corpo eterico, ma
avviene spontaneamente, quale ultimo particolare di una lunga
maturazione reincarnativa, data e concessa solo dai tre Signori, è
chiaro che kundalini non può venir risvegliato in questo modo
diretto e brutale.
Comunque,
per rifarci alla genesi e all'evoluzione della specie umana, vedremo
come, in modo ritmico, il fatto sia avvenuto spontaneamente. I tre
fuochi, pur pervadendo e costruendo l'intero corpo eterico,
all'inizio risiedono nel chakra alla base della spina dorsale;
scopo dell'esistere e di ogni esperienza e sensazione reincarnativa
è di portarli - lungo la linea armoniosa che, addietro, indicammo -
al chakra alla sommità del capo. Esistono creature che, sotto la
guida di un Adepto, accelerano tale processo. Questo, è il Sentiero
del discepolato. Ed è praticamente impossibile elencare tutte le
conquiste di ordine spirituale a cui i medesimi sono destinati,
oltre, beninteso, la prima di esse: liberazione dal giogo non scelto
del dolore reincarnativo. La massa segue il Sentiero più facile.
Durante l'epoca Lemurica, le energie, dal centro alla base della
spina dorsale, fluirono e si fissarono in quello sacrale; durante l'Atlantide,
dal centro sacrale al plesso solare; durante l'attuale razza, dal
plesso solare, esse stanno ancorandosi a quelle del cuore, e su.
È,
comunque, necessario aggiungere che l'iniziazione ha per regola che
il discepolo vi pervenga tramite una libera scelta ed un suo
cosciente sforzo; pur essendo, l'ariano, pervenuto a vivificare, in
modo appena lambente, il centro del cuore, se egli vuole accorciare
la strada, intraprendendo il Sentiero, dovrà ricapitolare in sè
tutte le tappe delle razze passate e determinare tale ascesi
mistica, con la propria deliberata scelta e volontà.
La
conoscenza dell'ordinato assieme di strumenti occulti che il corpo
eterico possiede (i sette chakras) è assolutamente necessaria, per
praticare, con pieno successo, la telepatia, sia personale che
cosmica. L'uomo, dunque, vive nel mondo, sballottato a destra e a
sinistra, da forze estranee, che lo raggiungono da ogni parte
dell'universo. Abbiamo cercato di provarlo in precedenza. Ma è,
anche lui, un emanatore inconsapevole di sottilissime correnti di
energia, le quali, per lo più e nell'attuale fase evolutiva, sono
disordinate e disarticolate. Ciò contribuisce a creare dei
determinati "campi magnetici", attorno ad ogni singola
entità umana; lo stesso, e in minor misura, avviene per gli altri
regni della natura. Quante persone sensibili esistono, e forse voi
siete una di esse, che, con una percezione particolare, vengono
disturbate da determinati campi magnetici, esistenti attorno a
determinate persone? Oppure si sentono attratte, inspiegabilmente,
da altre persone? Un individuo, di una particolar tempra
intimistica, entra in una camera dove si tiene salotto; viene
presentato, e si pone in disparte, silenzioso. Dopo un certo tempo,
la sua presenza galvanizza le altre, fino a quando diviene il
misterioso protagonista della riunione.... Voi pensate, con una
certa intensità, durante il giorno, a quell'amico. E, nel
pomeriggio, o il giorno dopo, egli giunge a farvi visita.
E
quante, quante altre dimostrazioni che esiste un elemento sfuggente,
il quale lega, tra di esse, le parti statiche del cosmo. Non è
esagerato, da parte nostra, affermare, anzi, che l'impronta delle
energie libere, individualizzate in un mare invisibile di pensieri,
di emozioni sgorgate da migliaia d'animi, ed ora stagnanti
nell'atmosfera del nostro globo, si colleghino, con forza
imprevista, al subconscio dell'uomo. E che moltissima parte dei suoi
atti, degli stessi suoi pensieri, delle improvvise sue esaltazioni
d'animo siano dovuti all'influsso che tanto mare di forze,
costantemente, esercita su di lui.
L'uomo,
con tutto il rispetto e l'amore che gli portiamo, oggi è un robot.
Lo sarà ancora per poco, perché già la conoscenza dei nuovi
sistemi esoterici sta delineandosi al senso critico della vivente
umanità, con l'apparire della Nuova Era. Importa che egli si adatti
alla preparazione che ve lo inserirà dinamicamente.
I
sette chakras del suo corpo eterico, quando sono sopiti (poiché,
comunque, rappresentanti della quarta dimensione), per istinto
atavico, assorbono, da spugna, tutte le emanazioni che riescono a
localizzare, nel buio dell'invisibile, provenienti dal caos di
energie che abbiamo descritto sino ad ora. Quando, invece, con la
giusta metodologia data dai Maestri di Saggezza, vengono affinati,
addomesticati, dopo essere stati riconosciuti, portano una serie di
incredibili trasformazioni, tutte naturali e genuine, alle usuali
maniere di vita dell'essere umano. Ma, nulla di nuovo. Infatti, il
discepolo, per quanto avanti egli sia progredito nella strada delle
acquisizioni magiche, vede che la scienza esoterica ha messo ordine
in un bagaglio di possibilità sconosciute, ma non le ha create.
L'allineamento dei chakras in un discepolo armonizza gli eteri del
suo corpo eterico, e, quindi, lo inserisce nel vasto campo del
piano eterico fisico, collegato al piano Eterico Cosmico,
dandogli un ritmo naturale di essenze; quelle stesse essenze che
rendono placido il fondo del mare in tempesta, di cui parlammo
all'origine della lezione. Essenze con delle loro leggi
indefettibili, in contrapposizione all'apparente promiscuità
caotica che trapela attraverso l'ondata del manifesto. Egli inizia a
sentire scorrere attraverso il corpo eterico e attraverso quei
determinati chakras che ha cominciato familiarmente a sentire nel
suo organismo interiore, delle calde forze che gli rivelano
l'esistenza di un mondo superiore. Il mondo della Gerarchia Bianca.
Allora, dapprima incredulo, e munito solo di un senso di speranza
(forse, agendo più che per fiducia verso la Gerarchia, per sfiducia
verso il mondo che lo ha dilaniato di insuccessi e nei suoi più
intimi ideali) inizia a consultare "la carta
toponomastica" che la Fratellanza gli ha offerto
sull'ubicazione e sul ritmo dispositivo delle Grandi Sorgenti di
energia planetaria. Studia le qualità, le tendenze, le mète di
ogni Raggio; dirige i suoi obiettivi mentali (in ciò,
silenziosamente istruito e ispirato dal proprio Maestro) verso i
Signori che gli dicono essere i Guardiani dei tre Raggi Maggiori; e,
ma ciò avverrà molto più tardi, inizia a percepire la sintetica e
unificata atmosfera di Shamballa. Si accorgerà, man mano, di avere
adoperato, sempre, il filo istintivo della telepatia mentale. E non
attraverso una linea orizzontale, soltanto; ma inserendosi in una
quarta dimensione che, da matematica a geometrica, diverrà,
lentamente, trascendentale.
Perché,
quindi, la Tradizione Esoterica chiede al discepolo, come sempre ha
fatto in antichità e sempre farà, di rintracciare il proprio
Maestro? Non già perché il Maestro sia qualcosa o qualcuno che
pretenda il servizio devoto e l'idolatria del discepolo; quella
Creatura si è liberata da ogni legame e permane costrutta solo di
puro amore illuminato. Un amore, ove il più grande e il più
piccolo sono le due faccette estreme di una medesima realtà
totalitaria. L'esoterismo vuole che il discepolo rintracci il suo
Maestro solo per seguire la strada che lo stesso Maestro seguì,
quando si trovava al suo posto. Quando il discepolo avrà raggiunto
il Maestro si renderà conto che lo Stesso è un Essere di tempra
infinitamente divina; ma, si renderà, anche, conto che, dall'inizio
del suo procedere, sino ad allora, essi furono sempre riuniti in un
medesimo amplesso di identità, che non disserrò mai la tenacia,
non la disserra e non la disserrerà. L'esoterismo vuole che il
discepolo rintracci il proprio Maestro, perché, essendo, Questi, di
natura divina, solo divinamente lo si potrà fare. E soltanto
sviluppando le proprie facoltà sovrumane, i propri poteri occulti,
tutti sintetizzati nei sommi contenuti della telepatia cosmica.
Ecco
la ragione per cui, dopo che il neofita avrà localizzato
l'atmosfera occulta di energie da cui fu spinto, con prepotenza,
sino a quel momento, dovrà scoprire e investigare le leggi del
piano eterico, che conducono le medesime energie; ma dovrà, anche,
proseguire, lungo la Strada Centrale dei piani eterici, collegandosi
con le Pietre Miliari che ne rappresentano la caratura indefettibile
e la Cittadinanza Sovrumana: la Gerarchia Bianca.
|